12 Set 2018

La Sicilia insegue il sogno maltese, diventare l’isola della blockchain

La Politica Regionale chiede di adottare la Blockchain per la tutela del Made in Sicily

pasta italiana

Se la regolamentazione della Blockchain nell’isola di Malta ha segnato una svolta epocale, l’adozione della tecnologia in Sicilia eleverebbe gli standard di qualità dei prodotti agroalimentari a livelli mai visti prima.

La Blockchain tutela il Made In

La deputata regionale del Movimento 5 Stelle Jose Marano, ha presentato il suo primo disegno di legge che punta a sviluppare una piattaforma Blockchain per attuare servizi in grado di sostenere la tracciabilità dei prodotti agroalimentari siciliani.

“L’applicazione della tecnologia Blockchain – spiega Marano – pur nascendo nel settore finanziario, ha un potenziale elevato che se applicato all’industria alimentare permette di contrastare la contraffazione, ridurre gli sprechi e le inefficienze della supply chain, secondo i dati FAO-UN pari al 33% della produzione alimentare mondiale ed ostacolare la cybersecurity”.

Nonostante la Blockchain sia una tecnologia nata all’interno del settore finanziario sviluppata per semplificare e agevolare la condivisione di informazioni, beni e valori, la grillina afferma che la sua applicazione nel settore agroalimentare si tradurrebbe in una garanzia per la qualità dei prodotti agricoli siciliani contrastando di gran lunga la contraffazione, causa della flessione di mercato dei prodotti Made in Italy.

Tecnologia e Industria alimentare

Le logiche internazionali impongono una digitalizzazione del mercato che favorisce lo scambio libero di merci tra Paesi regolamentati in maniera differente. Si pensi al caso del grano proveniente dal Canada in cui è tollerato un uso smisurato di erbicidi assolutamente vietati in Italia, ma non quando si tratta di importazione.

"L’Italia deve mantenersi all’avanguardia nelle politiche di sicurezza alimentare nell’Unione Europea e fare in modo che le misure precauzionali introdotte a livello nazionale riguardino coerentemente anche l’ingresso in Italia di prodotti stranieri trattati con modalità da noi vietate. Dobbiamo difendere i primati acquisiti dall’Italia nella sicurezza alimentare ed ambientale, confermati anche dall'ultimo rapporto del Ministero della Salute" affermano Fabrizio Galliati vicepresidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa Delegato Confederale.

Come la Blockhain tutela i prodotti agricoli siciliani

La Blockchain è una tecnologia che permette di registrare delle transazioni condivise su una rete distribuita di computer. Le transazioni vengono approvate e validate all'interno della rete, per tale motivo la Blockchain si traduce in una tecnologia sicura, trasparente e immutabile che coinvolge fornitori, clienti, partner e consumatori.

Questa sembra essere la soluzione per tutelare i 30 prodotti siciliani dei 291 italiani con marchio Dop, Igp e Stg: dal pane ai salumi, dal formaggio all’ortofrutta, dal sale all’olio.

Con l’ingresso dei mercati esteri le nostre eccellenze rischiano di rimanere soltanto un ricordo del passato ed è questo l’obiettivo della deputata Marano:

conoscere la storia di un prodotto, migliorare i modelli organizzativi aziendali, ottenere una tracciabilità della materie prime, dei semilavorati e dei prodotti finiti, raccogliere e analizzare le informazioni provenienti dai dispositivi elettronici che monitorano ogni fase dell’intera filiera agroalimentare per immettere nel mercato prodotti certificati su Blockchain che rispettano i produttori e i consumatori.

Questa Regione sia un modello per la tutela del Made In” così la deputata del Movimento 5 Stelle invita il Governo a trasformare la sua proposta in una legge che regolamenti la produzione agroalimentare in Sicilia per elevare le eccellenze Made in Italy.