29 Gen 2018

IoT e Big Data per il successo dell’agrifood Made in Italy

Il cuore dell'economia italiana più competitivo grazie alle nuove tecnologie

iot agroalimentare

L’agricoltura 4.0 vale circa 100 milioni di euro in Italia. I risultati della ricerca dell’Osservatorio Smart AgriFood della School of Management del Politecnico di Milano e del Laboratorio RISE dell’Università degli Studi di Brescia mostrano l'enorme potenziale dell'agroalimentare Made in Italy grazie alle innovazioni tecnologiche legate all'IoT(Internet delle cose), ai Big Data e all'Intelligenza Artificiale.

Innovare il settore del food Made in Italy non costituisce un vantaggio solo per le singole imprese: è una sfida strategica perché significa portare l’innovazione al cuore dell’economia italiana. Il Made in Italy nell'agroalimentare è un forte marchio per il quale siamo riconosciuti in tutto il mondo. "E quella del food è una sfida che - come osserva Filippo Renga, Condirettore dell’Osservatorio Smart Agrifood – si deve vincere su alcuni temi molto chiari: la qualità, la tracciabilità, la sostenibilità, la sicurezza alimentare, la valorizzazione e il rispetto delle identità. Il tutto, comunque, nel segno dell’efficienza".

Il valore dell'agroalimentare Made in Italy

L’innovazione digitale nell’agroalimentare garantirebbe competitività a uno dei settori chiave per l’economia italiana che contribuisce per oltre l’11% del PIL e per il 9% sull’export. Grazie a dati e analytics, all'Internet of Things e a sistemi software di elaborazione e interfaccia utente si possono ridurre i costi di realizzazione di prodotti di alta qualità, far crescere i ricavi grazie a una maggiore riconoscibilità o garanzia, con sistemi di anticontraffazione per esempio, o garantire la tracciabilità alimentare.

Eppure attualmente in Italia meno dell’1% delle superfici agricole coltivate sfrutta le nuove tecnologie. Tra i motivi, la mancanza di cultura e competenze adeguate e soprattutto la scarsa consapevolezza dei benefici. E delle aziende che usano le innovazioni tecnologiche, soltanto l’11% abilita l’Internet of Things (IoT).

Mentre il mercato a livello mondiale esprime una domanda di Smart Agrifood superiore a 4 miliardi di euro, l’Italia oggi vale circa 100 milioni di euro.

IoT di campo e Big Data per innovare il food italiano

Sensoristica IoT(Internet of Things) di campo,  droni per la raccolta dati e logistica controllata, etichette intelligenti che accompagnano il packaging dei prodotti per raccontarne la storia a partire dalle materie prime e il ruolo degli attori coinvolti, sono alcune delle possibilità di applicazione. Il valore sta nella capacità di trasformare questi dati in conoscenza per tutti gli attori a beneficio dei consumatori finali e della qualità dei prodotti.

Internet of Farming

Dati e precisione. Si parla di Internet of Farming che sfrutta tutte le fonti possibili di dati, che mette a valore l’IoT (Internet of things) grazie ai Big Data per risparmiare tempo e risorse, aumentare la qualità dei prodotti e portare miglioramenti all’ambiente e al lavoro delle persone.