L’agricoltura 4.0 vale circa 100 milioni di euro in Italia. I risultati della ricerca dell’Osservatorio Smart AgriFood della School of Management del Politecnico di Milano e del Laboratorio RISE dell’Università degli Studi di Brescia mostrano l'enorme potenziale dell'agroalimentare Made in Italy grazie alle innovazioni tecnologiche legate all'IoT(Internet delle cose), ai Big Data e all'Intelligenza Artificiale.
Innovare il settore del food Made in Italy non costituisce un vantaggio solo per le singole imprese: è una sfida strategica perché significa portare l’innovazione al cuore dell’economia italiana. Il Made in Italy nell'agroalimentare è un forte marchio per il quale siamo riconosciuti in tutto il mondo. "E quella del food è una sfida che - come osserva Filippo Renga, Condirettore dell’Osservatorio Smart Agrifood – si deve vincere su alcuni temi molto chiari: la qualità, la tracciabilità, la sostenibilità, la sicurezza alimentare, la valorizzazione e il rispetto delle identità. Il tutto, comunque, nel segno dell’efficienza".
Il valore dell'agroalimentare Made in Italy
L’innovazione digitale nell’agroalimentare garantirebbe competitività a uno dei settori chiave per l’economia italiana che contribuisce per oltre l’11% del PIL e per il 9% sull’export. Grazie a dati e analytics, all'Internet of Things e a sistemi software di elaborazione e interfaccia utente si possono ridurre i costi di realizzazione di prodotti di alta qualità, far crescere i ricavi grazie a una maggiore riconoscibilità o garanzia, con sistemi di anticontraffazione per esempio, o garantire la tracciabilità alimentare.
Eppure attualmente in Italia meno dell’1% delle superfici agricole coltivate sfrutta le nuove tecnologie. Tra i motivi, la mancanza di cultura e competenze adeguate e soprattutto la scarsa consapevolezza dei benefici. E delle aziende che usano le innovazioni tecnologiche, soltanto l’11% abilita l’Internet of Things (IoT).
Mentre il mercato a livello mondiale esprime una domanda di Smart Agrifood superiore a 4 miliardi di euro, l’Italia oggi vale circa 100 milioni di euro.
IoT di campo e Big Data per innovare il food italiano
Sensoristica IoT(Internet of Things) di campo, droni per la raccolta dati e logistica controllata, etichette intelligenti che accompagnano il packaging dei prodotti per raccontarne la storia a partire dalle materie prime e il ruolo degli attori coinvolti, sono alcune delle possibilità di applicazione. Il valore sta nella capacità di trasformare questi dati in conoscenza per tutti gli attori a beneficio dei consumatori finali e della qualità dei prodotti.
Internet of Farming
Dati e precisione. Si parla di Internet of Farming che sfrutta tutte le fonti possibili di dati, che mette a valore l’IoT (Internet of things) grazie ai Big Data per risparmiare tempo e risorse, aumentare la qualità dei prodotti e portare miglioramenti all’ambiente e al lavoro delle persone.