18 Nov 2015

Costruire nuovi orizzonti

La sfida di Palermo. Panorama d’Italia approda a Palermo per estrapolare il meglio che le realtà locali esprimono nei vari settori. Una nuova economia siciliana?

Anche quest’anno Panorama d’Italia fa tappa in Sicilia. L’obiettivo dell’iniziativa promossa dal settimanale è quello di vedere da vicino il meglio che le realtà locali italiane esprimono nei vari settori. In questa occasione i riflettori sono puntati proprio sull'orizzonte di Palermo, una metropoli sempre più succosa e variopinta, delineata da forti tinte agrodolci. E’ una città complessa questa, non si può negare, teatrale, grottesca e a tratti malinconica nelle sue estreme turbolenze dettate dal clima e della gente che la anima ogni giorno. Perdonate il gioco di parole ma è inevitabile, in questa terra fare "impresa" è un'impresa dal sapore forte.
Ma c’è chi accetta le sfide.
Alla crisi economica contrappone una ripresa schierando in campo il binomio Innovazione e Tradizione.

“La Sicilia è nella top ten nazionale per numero di start-up, con ormai 226 imprese iscritte al registro speciale. E questo numero aumenta di giorno in giorno, dimostrando che c’è un’isola che cresce a passo svelto e che continua a investire su ricerca e tecnologia”.

Così inizia il lungo articolo "La sfida di Palermo" di Carmelo Abbate e Antonino Rossitto che parla di eccellenze, in questo caso tutte dislocate nella capitale siciliana. Tra tradizione e innovazione infatti si salta da aziende storiche come Tutone e Tasca d’Almerita ad altre molto giovani come NeuroTeam. Start-up dalla vocazione sociale, NeuroTeam è stata fondata nel 2014 da Massimiliano Oliveri, professore ordinario di Neuroscienze Cognitive presso l’Università di Palermo. La loro mission sfida i problemi per la riabilitazione cognitiva di disturbi della memoria, dell'attenzione e del linguaggio, ed è trainata da un team di esperti neurologi, neuropsicologi, psicologi clinici, psicoterapeuti, con esperienza pluriennale nel campo della ricerca scientifica e della clinica dei disturbi della sfera neurologica e mentale.

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Anche la nota Mosaicoon è presente, presentata come la piccola Google del web marketing specializzata in video virali per il web.

Ci fa piacere essere anche noi presenti in questa ricognizione, a rappresentare un'altra bella sfida: quella di provare a trasformare il modo di vivere il patrimonio culturale in qualcosa di particolarmente coinvolgente. InformAmuse impiega in questa direzione soluzioni hi-tech e storytelling emozionali per una fruizione esperenziale completa, cercando di interpretare a pieno la propria mission di informare e divertire annegata nel suo nome: “inform and amuse”.

 

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Fra gli obiettivi di Panorama d’Italia c’è anche quello di capire se le infrastrutture locali consentono di avventurarsi in iniziative imprenditoriali visionarie.
Certo, Palermo viene segnalata come città con una performance di ripresa incoraggiante, con un tasso di crescita del 0,53%, piccolo ma pur sempre positivo, magra consolazione se si guarda al tasso di disoccupazione, drammaticamente salito al 44% e che rimane ancora un boccone duro da inghiottire.

C’è infatti ancora tanto da fare.

Antonio Gentile, fondatore di InformAmuse (2009) insieme ad un gruppo di giovani collaboratori, evidenzia la scarsa sensibilità da parte delle istituzioni, forse troppo impegnate nel dare lavoro piuttosto che adoperarsi per crearne di nuovo. Ricorda anche un aspetto estremamente importante da non dimenticare: qualunque successo, quando e se arriva, è “frutto di un lavoro di squadra che lo costruisce un pezzetto alla volta”.

Con sudore e sacrifici e la testardaggine di provare a rimanere nella propria terra, perché si possano realizzare appieno tutte le eccezionali potenzialità in ricchezza culturale e qualità delle risorse umane.

Potrebbe essere il caso di immaginare, all’esterno delle aziende, di cominciare a procedere per “competizione cooperativa”, termine mutuato dall’inglese ma che fa capire l’utilità di questo modo di operare rispetto alla semplice competizione. Di questo, in un primo momento, si avvantaggerebbero le PMI e le microimprese siciliane ma, successivamente, esse costituirebbero volano di un nuovo Rinascimento dell'economia siciliana.