I Corridoi Paneuropei sono una cosa decisiva per la vita dell’Europa. Purtroppo hanno deciso di chiamarli così, in modo pomposo e troppo metaforico per definire il semplice complesso di cose di cui ciascun cittadino dell’UE ha bisogno per spostarsi da un punto A a punto B. E ciò di cui ha bisogno, in definitiva, sono informazioni.
L’Europa si propone di individuare quelle che sono corsie preferenziali nella gestione del traffico e rendere tutti edotti circa le informazioni che le riguardano. Che non sono solo logistiche, ma culturali e di contorno, affinchè tutti coloro che le percorrono le possano VIVERE come se fossero a casa. Anzi, meglio. Si tratta quindi di organizzare le informazioni disponibili sul fatto che se vuoi andare da Oslo a La Valletta (Malta) puoi prendere diverse opzioni di percorso, mezzi, itinerari intermedi, città e hub di intermezzo.
In poche parole, organizzare e rendere facilmente fruibili un mare di informazioni.
Forse è meglio dire un’oceano di informazioni.
Ciascuno di noi non può perdere una settimana per programmare un viaggio da Capo Nord alla Baia di Marsaxlokk (non vi preoccupate, in italiano di chiama Baia di Scirocco) a Malta. Se l’Europa è davvero Unita, allora serve che tutto ciò sia facile e scorrevole come i cuscinetti a sfera di congegno ben oliato. Chiunque di noi deve pensare che andare da Palermo a Budapest sia un gioco da ragazzini, a parte i soldi. Le informazioni devono essere riordinate e predisposte in modo facile e immediato. Disponibili su un mezzo di comunicazione immediato, che sia disponibile a tutti, subito, in qualunque luogo e momento, e in diverse lingue. E non solo le informazioni logistiche e di riferimento immediato per il viaggiatore, come dicevamo, ma anche culturali, storiche ed eno-gastronomiche. Sono queste ultime infatti che sviluppano maggiormente il fatturato connesso alla logistica in tutte le località intermedie durante gli spostamenti.
Tutti questi obiettivi sono pane per i denti di Informamuse. Dove ci sono miriadi di informazioni complicate da riordinare e gestire per renderle accessibili, su una molteplicità di dispositivi digitali, allora siamo nel nostro mare.
Tutto comincia nel lontano (si fa per dire) luglio 2011, quando il Dott. Armao, allora Assessore all’Economia della Regione Siciliana, presenta a Siracusa il “Il programma europeo di Cooperazione transfrontaliera Italia-Malta 2007-2013” affermando che il Programma “procede speditamente riuscendo ad impegnare tempestivamente le risorse comunitarie che prevede l’impiego di oltre 12 milioni per progetti transfrontalieri".
Sull’aggettivo “speditamente” stendiamo un pietoso velo: per noi tutto comincia tra il dicembre 2012 e il gennaio 2013, con l’incarico dal Comune di Vittoria e dalla Residenza Arces per l’elaborazione di quello che sarebbe diventato Streets, un sistema informativo su totem da dislocare nei punti nevralgici del traffico Sicilia-Malta, ultimo tratto del Corridoio 5, da Capo Nord a Malta.
Il nostro mestiere, quello che sappiamo fare meglio.
Per fortuna abbiamo scoperto subito che il Corridoio era già cambiato: per andare a Malta in macchina la cosa più semplice è passare da Pozzallo, dimenticato porticciolo che così assurge all'onore di un posto di rilievo. Qui c'è il Terminal della Virtu Ferries di malta che gestisce i catamarani da alta velocità. Ma questa è un'altra storia.
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